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DIFFICOLTA' A LEGGERE, SCRIVERE

DIFFICOLTA' A LEGGERE SCRIVERE E FARE CALCOLI

Oggi si parla tantissimo del DSA, cos’è ? Non è altro che una difficoltà a leggere, scrivere, fare i calcoli.

In  italia si contano circa 187 mila gli  alunni con Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia e sono sempre più in aumento.

E’ un disturbo su base neurologica? Traumi? Genetico? Alimentazione sbagliata? Troppi zuccheri? L’intelligenza? E’ una noncuranza? E’ una postura sbagliata? Ci sono un ‘infinità di motivi ma cos’è cambiato dai nostri vecchi banchi di scuola?

Dove s’imparava a leggere, con l’alfabeto colorato, ad ogni vocale\ consonante corrispondeva una figura,  si imparava a scrivere riempiendo pagine e pagine di bastoncini, si allenava la mano a tenere dapprima la matita poi la penna, si contava con i fagioli, tutti imparavamo le tabelline sapevamo fare i calcoli. Ci sentivamo degli eroi, per noi la scuola ogni giorno era un qualcosa da raggiungere e rientravamo a casa felici di aver imparato e con un bel voto sul quaderno. Nessuno rimaneva indietro, la maestra pur avendo trenta e più bambini riusciva a seguire tutti e tutti venivano promossi. Raramente  qualche alunno rimaneva indietro ma recuperava a settembre, durante il periodo di vacanze estive si esercitava a leggere, ripetere brani racconti, scrivere, contare, fare calcoli, dettati, nessuno veniva etichettato con un disturbo specifico di apprendimento.

Mia nonna aveva solo la terza elementare eppure era bravissima a scrivere, leggere, fare calcoli, lei insegnava ai nipoti. Qual’è la risposta? Pensateci un po’ sù. Oggi la vita è frenetica si corre sempre, le ore volano, ci si ritrova la sera stanchi, il bimbo vuole far vedere i suoi compiti, stare con la sua mamma o il suo papà ma non c’è tempo bisogna prepararsi per il giorno dopo che sarà uguale a quello appena trascorso.

Le ultime ore si passano davanti alla TV o davanti a una’ playstation. Non si parla, non si fanno più quelle belle risate  a crepa pelle di una volta che dovevamo reggersi la pancia per il dolore, la vita diventa senza nessuno stimolo, e così il giorno dopo si va a scuola o al lavoro. La vita ci porta a comportarci come dei Robot, ma non siamo così, siamo persone vive, gioiose, creative, quindi diamoci da fare per cambiare, si può fare.

Ritorniamo ai disturbi dell’apprendimento e vediamo come può essere collegato alla postura.

Parti difficili o una manipolazione inadeguata della testa nei bebè può portare ad un intrappolamento della struttura craniale a livello meccanico, vascolare e nervoso. Questa alterazione insieme con un incremento della pressione interna del cranio, sono dei fattori che  predispongono lo sviluppo di patologie o difficoltà dell’apprendimento nei bambini.

Spesso il bambino mantenendo una postura sbagliata sia a casa o sui banchi a scuola, non riesce a prendere bene la penna, si stanca a scrivere, si mette di traverso ecco quà che scrive male; anche la vista può influire su scrivere e leggere,  il bambino vede sfocato, i colori  meno nitidi, non riesce a scrivere sulla riga e non legge bene perché non distingue le parole, le salta, legge una parola per un’ altra, non sa il significato allora si ferma e non ricorda.

I motivi sono tanti, prima di fare una diagnosi di Disturbo sull’apprendimento sia l’insegnante, sia il genitore si devono assicurare che non ci siano problemi di postura, di vista, di comprensione del materiale di studio, una difficoltà di concentrazione dovuta a troppi zuccheri, o troppe ore davanti a uno schermo, telefono, tablet ecc.

 Una buona educazione da parte dei genitori su le varie problematica aiuterà il bambino  e sicuramente ci  saranno meno casi di Disturbi di Apprendimento.